Eupolybothrus (Schizopolybothrus) caesar (Verhoeff, 1899)

Marzio Zapparoli, 1984, NOTE SU ALCUNE SPECIE DEL GEN. EUPOLYBOTHRUS DELLA FAUNA DI GRECIA (Chilopoda, Lithobiomorpha), Fragm. Entomol., Roma 17 (2), pp. 195-209 : 200-202

publication ID

Zapparoli-1984-Eupolybothrus

DOI

https://doi.org/10.5281/zenodo.6282539

persistent identifier

https://treatment.plazi.org/id/58BFBAD7-6C76-709F-BF14-D1B4C1698815

treatment provided by

Teodor

scientific name

Eupolybothrus (Schizopolybothrus) caesar (Verhoeff, 1899)
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Eupolybothrus (Schizopolybothrus) caesar (Verhoeff, 1899) View in CoL

Lithobius (Polybothrus) caesar Verhoeff, 1899 : 455. fig. 4 Polybothrus leostygis patens Attems, 1935 : 144. figg. 1, 2 ( syn. nov.)

Polybothrus caesar : Kanellis, 1959: 28 Polyothrus leostygis patens : Kanellis. 1959: 30

Schizopolybothrus tolkmanovae Dobroruka, 1965 : 396, fig. 3 ( syn. nov.)

Eupolybothrus caesar : Jeekel, 1967: 170, 171 Eupolybothrus caesar patens : Jeekel, 1967: 170. 171.

Eupolybothrus folkmanovae : Matic, 1970: 16

Eupolybothrus graecus Matic, 1970 : 16, fig. 1 (nomen preoccupatum. Matic. 1973: 269) Eupolybothrus epirensis Matic, 1973 : 269 ( syn. nov.).

MATERIALE ESAMINATO 1 ♀, Grecia, m 1700, Passo Katara . 6.VII.1981, E. Colonnelli leg .; 1 ♀, Grecia, Epiro. Passo Katara , m 1800, 29.VII.1967, V. Sbordoni leg. (typus E. graecus Matic, 1970 ), ( MR) ; 2 ♂S, 1 ♀. Grecia, nom. Ioannina, tra Paramanda e Melissourgoi , m 900, 25.V.1982, A. Vigna leg .; 1 ♀, Grecia, Epiro. Igoumenitsa ( Thesprothia ), 25.IX.1966, P. Brignoli leg. (sub E. folkmanovae in Matic (1970)), ( MR) ; 1 ♀, Grecia, nom. Ioannina, Monte Tzoumerka . m.1600-1800. 1.VI.1982, A. Vigna leg .; 1 ♀, Grecia, nom. Ioannina, Amphitea, rive NE del lago di Ioannina , 8.XI 1981, A. Vigna leg .; 1 ♂ Epiro, Monte Tymphi, m 1700-2000. 1.VII.1982, ( Papingo-Konitsal ), M. e G. Osella leg., ( MV) ; 1 ♂, 1 ♀, con i seguenti tre cartellini: " Polybothrus leostygis patens Att. , Nisita, Quelle , Epirus, Beier 1.5.33 ", " Polybothrus caesar V. Nisista, Quelle, Beier 1.5.33 ", "Coll. Musei Vindobonensis, Myriopoda, Inv. N° 1453, Polybothrus caesar Verh. , Nisista (Quelle), Beier 1.V.1933, 2 Ex. " ( NHMW) ;

2 ♂S, 3 ♀S con i seguenti due cartellini: " Polybothrus caesar Verh. , Paraskevi , Epirus, Beier 16.6.33 ". "Coll. Musei Vindobonensis, Myriopoda, Inv. N° 1454 . Polybothrus caesar Verh. Paraskevi , Epirus, Beier 11.VI. 1933 pi." ( NHMW) : 1 ♂ con i seguenti tre cartellini: " Polybothrus leostygis patens Att. , Platanusa , Epirus, ♂ Beier 10.6.33 " , " Polybothrus caesar , Platanusa , Epirus, Beier 1.9.33 ", "Coll.Musei Vindobonensis, Myriopoda, Inv. N 1459 , Polybothrus leostygis patens Att. , Platanusa , Epirus, Beier 10.VI.1933, 1 Ex. " ( NHMW) ; 1 ♂ con i seguenti tre cartellini: Korfu, Hoehle am nordabhang des Pantokratorgeb. , 18.IV.60, Hauser legt., Schizopolybothrus folkmanovae n. sp. Holotypus ", "Ko - 60/10", "Coll. Musei Vindobonensis, Myriop., Inv. N° 1675 , Schizopolybothrus folkmanovae Dobroruka - Korfu: Hoehle am Nordabhang des Pantokratorgebirges - 18.IV.1960. leg. B. Hauser, det. Dobroruka (1965): 1 ♂ Holotypus " ( NHMW) .

Distribuzione. Elemento balcanico; noto di Albania e Grecia. Per la Grecia, questa specie è nota per la località tipica, l'isola di Corfù (Pyrgi e Kastrades) (Verhoeff, 1899), e di due località dell’Epiro (Nisista e Paraskevi) (Attems, 1935), oltre a quelle su riportate.

OSSERVAZIONI. Matic (1970) descrisse, su un singolo esemplare raccolto al Passo Katara (Epiro), E.graecus , nome modificato in seguito dallo stesso Autore (1973) in E.epirensis , in quanto preoccupato da Lithobius (Polybothrus) fasciatus graecus Verhoeff, 1899 .

A mio avviso, l’esemplare tipico della specie di Matic, da me personalmente controllato e confrontato con altro materiale proveniente dalla stessa località di raccolta e da località vicine, deve essere considerato, per le ridotte dimensioni, la scarsa sclerificazione dei tegumenti e il limitato sviluppo dei gonopodi, un individuo giovane di E. caesar (Verhoeff, 1899) .

Pertanto ritengo opportuno proporre la seguente sinonimia: Eupolybothrus (Schizopolybothrus) epirensis Matic, 1973 = Lithobius (Polybothrus) caesar Verhoeff, 1899 syn.nov.

Matic (1970) cita come E. folkmanovae un maschio proveniente da Igoumenitsa (Epiro). Questa specie è stata descritta da Dobroruka (1965), su di un maschio proveniente da una grotta non meglio identificata, sul versante settentrionale del Monte Pantocrator, nell’isola di Corfu. Tale entità sembra essere, secondo il suo Autore, molto affine ed E. stygis (Folkmanova, 1941) , nota di alcune grotte dell'Erzegovina (Yugoslavia), ed a E. caesar (Verhoeff, 1899) descritta della stessa isola di Corfù. Queste tre forme, sempre secondo Dobroruka (1965), si distinguerebbero le une dalle altre per il numero degli articoli antennali, il numero degli ocelli e, in misura minore, per la conformazione delle strutture dorsali del prefemore delle zampe XIV e XV dei maschi.

Personalmente, dopo aver esaminato il tipo di E. folkmanovae (Dobroruka. 1965) , l'esemplare attribuito da Matic (1970) a questa entità e il materiale riferito da me a E. caesar (Verhoeff, 1899) , ho potuto riscontrare una notevole variabilità dei caratteri diagnostici utilizzati dai precedenti Autori.

Pertanto ritengo opportuno proporre la seguente sinonimia:

Schizopolybothrus folkmanovae Dobroruka, 1965 = Lithobius (Polybothrus) caesar Verhoeff, 1899 syn.nov.

Attems (1935) descrive, su materiale raccolto da M. Beier in una località dell'Epiro (Nisista), una nuova sottospecie di E. leostygis (Verhoeff, 1899) , la ssp. patens ; nello stesso lavoro, inoltre, attribuisce al nuovo taxon anche esemplari (anche questi raccolti da M. Baier) provenienti da una seconda località dell’Epiro (Paraskevi).

Jeekel (1967), sulla base della letteratura, attribuisce a E. caesar (Verhoeff, 1899) gli esemplari classificati da Attems (1935) come E. leostygis patens (Attems, 1935) , proponendo inoltre, in maniera informale, la nuova combinazione E. caesar patens (Attems, 1935) .

Personalmente ho potuto esaminare la serie di esemplari raccolta da M. Beier in Epiro e riferita da Attems a E. leostygis patens : questa serie si compone, oltre che del materiale proveniente da Nisista e Paraskevi, anche di un maschio raccolto in una terza località,Platanusa, che, per quanto mi risulta, è rimasta inedita.

Questo materiale, tuttavia, è stato successivamente rivisto e rideterminato dallo stesso. Attems il quale ha attribuito tutti gli

esemplari ad E. caesar (Verhoeff, 1899) , non ritenendo evidentemente validi i caratteri diagnostici da lui in precedenza utilizzati per distinguere i vari taxa. Tale sinonimia non è stata però mai pubblicata.

A mio avviso ritengo di accettare la correzione apportata dall’Autore austriaco e di proporre ora formalmente la seguente sinonimia:

Polybothrus leostygis patens Attems, 1935 = Lithobius (Polybothrus) caesar Verhoeff, 1899 syn.nov.

Qui di seguito ritengo opportuno dare una breve descrizione del materiale esaminato:

Lunghezza: mm 28-32. Antenne: 50-57 articoli. Ocelli: generalmente 1 + 4,4,3. Coxosterno forcipulare: 9+9 oppure 10+10 denti molto vicini tra di loro, porodonte dentiforme. Tergiti: T.l con margini laterali leggermente convergenti posteriormente, margine posteriore diritto o leggermente sinuato; T.3, T.5, T.6 eT.8 con margini laterali paralleli, margine posteriore leggermente sinuato; T.7 con margini laterali paralleli e margine posteriore diritto; T.9, T.11 e T.13 con prolungamenti evidenti agli angoli posteriori; T.10, T.12 e T.14 con margine laterale leggermente convergente posteriormente, margine posteriore quasi rettilineo. Pori coxali tipici del genere Eupolybothrus . Unghia delle zampe XV (fig. 12) singola. Gonopodi femminili con 2+2 speroni slanciati, unghia singola, spine dorsoventrali.

Gonopodi maschili allungati. La spinulazione delle zampe è riportata in tabella 2.

A mio avviso i caratteri diagnostici utili per il riconoscimento di questa specie sono i processi dorsali presenti sui prefemori delle zampe XIV e XV dei maschi. Di questo carattere riporto la variabilità riscontrata nel materiale esaminato (figg. 6-11,13,14).

In fig. 15 viene raffigurata l’articolazione tarso-metatarsale delle zampe XIV del maschio, in visione dorsale.

NHMW

Austria, Wien, Naturhistorisches Museum Wien

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