Calyptomyrmex tamil, Baroni Urbani, Cesare, 1975
publication ID |
https://doi.org/ 10.5281/zenodo.26786 |
DOI |
https://doi.org/10.5281/zenodo.5640349 |
persistent identifier |
https://treatment.plazi.org/id/AF14EE74-4A21-391D-FE87-F70AFCC948BF |
treatment provided by |
Donat |
scientific name |
Calyptomyrmex tamil |
status |
n . sp . |
Calyptomyrmex tamil n. sp.
Operaia. ( Fig. 2, 6). Capo a contorni ancora più arrotondati ed espansi che nella specie precedente. Spine clipeali leggermente più divaricate, tozze e robuste. Scrobe a decorso superiore più marcatamente discontinuo. In visione dorsale una discreta espansione corrisponde all'incirca al punto di inserzione delle antenne. In visione laterale il terzo posteriore delle lamine frontali ha decorso quasi rettilineo e forma un angolo acuto con la parte posteriore. Occhi composti di 6-9 ommatidi ben sviluppati e ravvicinati tra loro in modo regolare a formare un disco oculare ben caratterizzato. Mandibole subtriangolari a margine masticatorio fornito di 5 denti di grandezza crescente dal basale all'apicale. Tutti i denti sono sensibilmente ancora meno appuntiti e bene individuabili che in C. wíttmerí . Scapo regolarmente ingrossato nella sua porzione medio-distale.
Alitronco molto massiccio ad angoli omerali decisamente pronunciati e subacuti. Profilo superiore continuo, sensibilmente appiattito in corrispondenza del promesonoto, ma non interrotto da alcuna traccia di sutura promesonotale od epinotale. Sutura promesonotale visibile sulle pleure. Sutura epinotale del tutto assente. Spine epinotali parallele tra loro sulla faccia esterna, ma ottuse nell'insieme, a profilo in forma approssimativa di triangolo equilatero appuntito alfapice il loro orientamento è perpendicolare a quello dell'epinoto che costituisce quasi una unica declività continua con le sue facce basale e discendente. Peziolo a profilo breve e tozzo con nodo globoso, ma molto più espanso lateralmente in visione dorsale. Postpeziolo di larghezza approssimativamente eguale a quella del peziolo, compresso in senso antero-posteriore ed a superficie uniformemente rotondeggiante.
Gastro a primo somite occupante quasi tutto il profilo dorsale e subcordiforme. Uarticolazione con il postpeziolo infatti è situata in una depressione largamente sorpassata in direzione craniale dagli angoli anteriori arrotondati.
Una minuta zigrinatura reticolare è sparsa su tutto il corpo ad eccezione delle mandibole e dei pettini dei tarsi. Essa è sensibilmente più profonda e marcata che in C. wittmerí , sia pure in modo non uniforme nelle diverse regioni corporee qui elencate in ordine di crescente microscultura tegumentale Clava delle antenne, scapi, zampe, capo, alitronco e peduncolo, gastro (anche sulla superficie ventrale). Sulla superficie dorsale del capo alla zigrinatura di base è sovrapposta una grossolana scultura a decorso prevalentememe longitudinale, ma con frequenti anastomosi trasversali soprattutto sullbccipite. Fraccia posteriore occipitale a scultura trasversale molto serrata. Superficie superiore dell'alitronco e dei nodi del peduncolo a scultura molto simile a quella della parte superiore del capo, ma le strie trasversali aumentano di numero e di importanza, tanto da assumere un aspetto complessivo di reticolato a maglie poligonali irregolari molto grandi. Scapo, zampe e gastro del tutto sprovvisti di qualsiasi accenno di strie sovrapposte alla microscultura reticolare di base. Mandibole lucenti e sottilmente striate nel senso della lunghezza.
Peli del corpo di almeno tre tipi fondamentalmente diversi 1. Peli larghi e piatti a forma di cucchiaino con la base più stretta e ripiegata, di solito, in direzione centripeta sul capo e piuttosto caudale sul resto del corpo. Ne risulta che tali peli presentano la maggiore superficie parallela al tegumento e spesso del tutto decumbente su di esso cosî da apparire come macchie biancastre giustapposte alla scultura di quesfultimo. I peli di qusto tipo, cosi corne sono stati descritti, si trovano soprattutto sulla superficie dorsale del capo, mentre sono più rari ed a profilo più allungato nelllarea grosso modo corrispondente al promesonoto essi mancano del tutto sull'epinoto per ricomparire poi sulla superficie dorsale dei peduncoli addominali. Sulla superficie dorsale del gastro essi sono di forma e grandezza del tutto analoghe a quelle dell ” alitronco e del peduncolo, ma più chiaramente distaccati dalla superficie del corpo, perlopiù inclinati a 45 o più gradi (subdecumbenti e suberetti), corne talora cominciano già a comparire sul peduncolo. 2. Peli claviformi sempre eretti o suberetti i più lunghi dei quali (0,08 mm) sono regolarmente distribuiti in modo più o meno sporadico ai margini delle aree occupate dai peli spatuliformi (margine superiore delle scrobe antennali, angoli omerali, superfici dorsolaterali del peduncolo e del gastro). Altri peli clavati ma di dimensioni nettamente inferiori (0,025-0,045 mm) sono distribuiti sui margini estensori e flessori dei femori e delle tibie (vedi figura). I peli clavati sono, naturalmente, sempre dístinguibili da quelli spatuliformi, anche se a contorni allungati, per avere una sezione tondeggiante lungo tutta la lunghezza invece che piatta. 3. Peli troncati talora più o meno medialmente ingrossati (tanto da fare transizione con quelli del tipo 2) particolarmente abbondanti nella meta posteriore e ventrale del gastro. Alcuni pochi peli di questo tipo sono sparsi anche sulle zampe, gli scapi ed i margini delle scrobe.
Una breve e minuta pubescenza acuminata e raramente eretta è sparsa sulle zampe (specialmente i tarsi), le antenne e le mandibole.
Tutto Pepinoto, il peduncolo del peziolo e Pintera superficie ventrale ad eccezione del margine posteriore degli sterniti addominali sono completamente privi di peli di qualsiasi tipo.
Colore quasi uniformemente bruno scuro con 1 e zampe, le antenne, le mandibole e 1 e articolazioni leggermente più chiari.
Lunghezza totale 2,8 rnm circa.
Dimensioni in mm ed indici Holotypus una Éå raccolta vagliando in forests. al di sotto di Wella- Waya (Uva, Ceylon, m 300) 25 - 1 -1970, Cl. Besuchet e I. Löbl leg. (stazione Nr. 25 della lista delle località di raccolta della missione). — L’ 010tipo è conservato nelle collezioni del Muséum d'Histoire Naturelle, Ginevra View Materials .
Paratypi 3 Êåšå in coll. Naturhistorisches Museum, Basilea (Nr. XXI. V. d. 3634) e 3 ëšå in coll. Muséum d’Histoire Naturelle di Ginevra, tutti provenienti dalla stessa località dell’olotipo.
Note Questa specie differisce da tutte quelle menzionate in questo contesto per numerosi caratteri di diversa entità il più importante dei quali è verosimilmente la presenza di peli spatuliformi e adpressi sul corpo che ne permettono il riconoscimento a prima vista tra le specie orientali finora note ad eccezione di C. emeryi Forel del Borneo da cui differisce per Palitronco senza suture sul profilo dorsale, il gastro solo zigrinato e privo di scultura, mandibole striate e non punteggiate, ecc.
No known copyright restrictions apply. See Agosti, D., Egloff, W., 2009. Taxonomic information exchange and copyright: the Plazi approach. BMC Research Notes 2009, 2:53 for further explanation.
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