Lindenia De Haan, 1826 è
publication ID |
https://doi.org/ 10.4081/nhs.2020.471 |
persistent identifier |
https://treatment.plazi.org/id/039187F8-E977-6679-8D3E-5711FE8A99B3 |
treatment provided by |
Felipe |
scientific name |
Lindenia De Haan, 1826 è |
status |
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Lindenia De Haan, 1826 è View in CoL un genere monospecifico che comprende la sola specie, Lindenia tetraphylla (Van- der Linden, 1825), il più grande Gomphidae europeo.
Si tratta di una specie con distribuzione principalmente asiatico-europea che in Europa è diffusa soprattutto in Turchia e nella penisola balcanica; nel Mediterraneo Occidentale è segnalata per poche stazioni di Algeria, Tunisia, Spagna e Corsica ( Boudot & Kalkman, 2015). Per l’Italia si hanno segnalazioni, più o meno datate: per la Campania (Lago d’Averno, NA); Pisa, Lucca, Forte dei Marmi e Viareggio in Toscana ( Bentivoglio, 1910a, 1910b, 1913; Terzani, 2002); Chilivani e Platamona in Sardegna ( Utzeri et al., 2006; Handersen & Leo, 2011); Umbria ( Riservato et al., 2014b); Puglia ( Galletti, 1978; Terzani, 2002; Utzeri et al., 2006), Molise ( Riservato et al., 2014b; Corso et al., 2019), Abruzzo ( Corso et al., 2019) e Sicilia ( Surdo, 2017). L’unica segnalazione per il Lazio ( Riservato et al., 2014b) riguarda il Lago di Fondi, in provincia di Latina, sulla base di due individui risalenti alla metà dell’Ottocento, conservati presso il Museo di Zoologia dell’Università di Napoli e facenti parte della Collezione A. Costa ( Utzeri et al., 2006).
Solo in pochi casi è stata accertata la presenza di popolazioni riproduttive (Toscana, Sardegna, Molise e Sicilia). Gli adulti di L. tetraphylla possono migrare per lunghe distanze dall’area di riproduzione ( Dijkstra & Lewington, 2006) e pertanto alcune delle segnalazioni note di questa specie potrebbero riferirsi ad individui erratici.
La biologia di L. tetraphylla è poco nota: pare prediligere grandi distese d’acqua ricche di vegetazione riparia, come laghi costieri, o il basso corso dei fiumi con fondo melmoso e sabbioso e con fasce di canneti a Phragmites ( Riservato et al., 2014b) . Le femmine stazionano sulla vegetazione, mentre i maschi difendono il territorio ( Dijkstra & Lewington, 2006). Le larve si sviluppano perlopiù in acque stagnanti, ma anche in acque correnti. La stagione di volo è compresa tra la fine di maggio e l’inizio dell’autunno ( Dijkstra & Lewington, 2006).
È uno degli Odonati Europei più rari, visto che si osserva quasi sempre con individui isolati; è ritenuto “Vulnerable” ( Boudot et al., 2013) a livello globale e “Near Threatened” per il bacino del Mediterraneo e l’Italia, in particolare ( Riservato et al., 2009; Riservato et al. 2014a), per il limitato numero di popolazioni vitali conosciute. È specie inserita negli Allegati II e IV della Direttiva 92/43/ CEE Habitat.
No known copyright restrictions apply. See Agosti, D., Egloff, W., 2009. Taxonomic information exchange and copyright: the Plazi approach. BMC Research Notes 2009, 2:53 for further explanation.