Trichoglossina tibetana, Pace, 2012

Pace, Roberto, 2012, Biodiversità delle Aleocharinae della Cina: Hygronomini e Oxypodini (Coleoptera, Staphylinidae), Beiträge Zur Entomologie = Contributions to Entomology 62 (1), pp. 125-163 : 145

publication ID

https://doi.org/ 10.21248/contrib.entomol.62.1.125-163

DOI

https://doi.org/10.5281/zenodo.5872611

persistent identifier

https://treatment.plazi.org/id/613FD374-FF8C-CA75-FEE8-A47D7C0FC551

treatment provided by

Felipe

scientific name

Trichoglossina tibetana
status

sp. nov.

Trichoglossina tibetana View in CoL n. sp.

( Figg. 20 e View Figg 101-102 View Figg )

Materiale tipico:

Holotypus ♂, China: W-Sichuan , Ganzi Tibet. Aut. Pref. Yajiang Co ., Shaluli Shan , 32 km WNW Yajiang, 4300 m, 30°08.07'N 100°42.38'E, 2.VII.1999, leg. A. Pütz ( SMTD) GoogleMaps .

Descrizione:

Lunghezza 3 mm. Corpo lucido e bruno, addome nero-bruno, antenne brune con i tre antennomeri basali rossicci, zampe giallo-brune con femori bruni. Secondo antennomero lungo quanto il primo, terzo più corto del secondo, quarto lungo quanto largo, quinto a decimo trasversi. Occhi molto più corti delle tempie. Reticolazione dell’avancorpo evidente, quella dell’addome superficiale, ma evidente solo sulla metà posteriore del quinto urotergo libero. Punteggiatura del capo fine ed evanescente. Granulosità di pronoto ed elitre fitta, fine e poco saliente, quella dell’addome fitta, fine e superficiale. Edeago figg. 101-102.

Comparazioni:

L’edeago della nuova specie è simile a quello di T. parasmetanai Pace, 1999 . Se ne distingue per l’undicesimo antennomero del ♂ lungo quanto i due precedenti antennomeri riuniti, mentre in parasmetanai l’undicesimo antennomero del ♂ è lungo quanto i tre precedenti antennomeri riuniti. L’incavo ventrale dell’edeago presso la «crista apicalis» è più ampio nella nuova specie che in parasmetanai e l’intercapedine apicale dello stesso edeago, in visione laterale, è lungo il doppio nella nuova specie rispetto quella corrispondente dell’edeago di parasmetanai .

Etimologia:

La nuova specie deriva il suo nome dal Tibet, ovviamente.

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